giovedì 1 agosto 2013

Paure e cigni sfrontati.

(ATTENZIONE: i lettori che hanno anche la mia amicizia su facebook, troveranno delle cose in parte già lette, abbiate pazienza.
 Facebook per è un blocchetto per appunti, mi segno una cosa ed inoltre ho la possibilità di riflettere sui commenti che ne scaturiscono. Comodo no?)

 Io qui a Berlino non lavoro, o comunque non ancora.
Fino ad ora mi sembra ancora di godermi uno strano mese di ferie,ma che ferie sono se la tua vita ha il sapore di "quotidiano", se compri mobili, se fai progetti, se sai che rimarrai qua? E infatti non sono ferie.
Ho lavorato talmente tanto negli ultimi anni che questa disoccupazione forzata me la sognavo da mesi e infatti me la godo, c'è stato solo un momento, settimane fa, in cui sembrava impossibile trovare casa e l'unica possibile costava un po' di più di quello che avevamo immaginato; ecco,durante quei giorni il mio periodo sabbatico di assestamento ha rischiato seriamente di finire prima del tempo: se serve lavoro, ovvio, ma un po' mi sarebbe dispiaciuto perchè avrebbe significato non avere nemmeno tempo per stare con i cani ed ambientarli al nuovo posto, avrei dovuto cercare di corsa un dog sitter e incrociare le dita.

 Poi per fortuna è uscita fuori questa casa e, ed ecco una delle enormi differenze con l'Italia, qui una famiglia (anche con figli forse, viste le agevolazioni e i sussidi) può permettersi di andare avanti con un solo stipendio. Certo, niente lussi nè case fighe ma si vive decorosamente. E così stiamo facendo noi, per qualche mese forse, il tempo di imparare un minimo, visto che per una decente conoscenza del tedesco comunque si parla di almeno un anno, e potermi poi proporre per quello che so fare meglio: laboratori di teatro per bambini.
E se non dovesse essere quello, per qualsiasi altra cosa, per iniziare, poi si vedrà. Sì perchè, esperienza di mio marito a parte 'che comunque un cuoco italiano vero che non si improvvisa tale solo per sfuggire all'ostacolo lingua, il lavoro lo trova, ma appunto settore gastronomia a parte, Berlino pare essere satura a livello lavorativo.
Questo è quello che mi arriva almeno, staremo a vedere.

Nel frattempo, come se avessi dodici anni, e poi venti e poi ventitre, ho sconfitto di nuovo la mia paura della bici, lotta che ciclicamente nella vita mi trovo costretta ad affrontare.
E qui a Berlino, come scappare dalle due ruote?
Come rinunciare alle ciclabili che collegano tutta la città, al senso di libertà, alle gambe indolenzite?
Quindi, paura superata, ora si tratta si prendere dimestichezza per non temere di fermarsi ad ogni semaforo.
Anche perchè, se superi la paura e vai arrivi in un laghetto molto poco turistico e un po' selvaggio, immerso nel verde e ti siedi su una panchina godendoti il posto e il modo in cui l'hai raggiunto.
E mentre stai lì sbuca una famiglia di cigni e mentre pensi "ma li ho mai visti così da vicino?!" e vedi che il padre enorme continua a venire verso di te e non cambia strada, mantieni la calma e pensi:"e che vorranno mai?!" ma lui continua inesorabile a puntarti e a quel punto pensi che sia meglio cambiare panchina.
Loro si mettono lì a mangiucchiare l'erba e soffiano ad una signora che si avvicina troppo.
Si alza il vento e si annuvola ed è meglio andare che l'acqua in bici in magliettina non è il caso.
Ti rimetti in marcia e pensi che no, una famiglia di cigni così da vicino non l'avevi vista mai.

2 commenti:

  1. E' curioso, ma forse anche no, che un'italiana semplicemente spostatasi da una città all'altra, sempre in Italia, (da Bologna a Roma) provi un po' sensazioni analoghe. Certamente da Roma a Berlino di differenze ne trovi di più, ma ti assicuro che anche da Bologna a Roma c'è tutto un mondo. Che per ora mi piace un sacco. Credo che la capacità di osservare e di stupirsi per delle piccole cose sia quella che fa la differenza. Un cambio di ambiente indubbiamente stimola, però se sei una persona che non guarda oltre il proprio orticello, puoi spostarti dovunque, ma cambia ben poco.

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  2. Tra Roma e Bologna immagino ci sia un mondo. Ed è bello e curioso come un posto da cui qualcuno scappa diventi approdo per qualcun'altro.
    :)

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prego, accomodatevi pure...