sabato 29 giugno 2013

Non terró mai un diario di bordo.

Radio in tedesco si dice radio, proprio come in italiano.

 E dopo kilometri e kilometri di macchina mi sono resa conto che proprio lei é stata l'artefice del primo shock culturale. Ore di canzoni che arrivavano da uno zapping frenetico col quale cercavo di non cedere al sonno e ad ogni incipit pensare di aver riconosciuto il pezzo, e invece no, é solo un pezzo tedesco che presenta qualche assonanza. E a sembrarti familiarei sono Adele, gli Editors, musica dance an7ni '90. E basta. Nient'altro. Né un odioso Cruciani, né un monocorde Linus. La radio.

 Che poi a dirla tutta, mi sento come se fossi impazzita e avessi deciso di fare 4ore di lezione di step perché un trasloco dal quarto piano senza ascensore a questo é paragonabile. Fatto in due, con la prospettiva di avere davanti 1500 km da affrontare, di notte. Quindi dopo la sessione "morte nera" di step metti il culo in macchina e ci trascorri 20 ore, il tempo che l'acido lattico si solidifichi ben bene. Le solite organizzazioni e scelte oculate. E dopo 5, 6 soste e tanti caffé si arriva. E si aprono le danze... Col panico da plakette auto, da parcheggio e da "dove lasciamo la macchina che ci ha scarrozzati" e poi scarica, pensa ai cani che ormai sono esauriti, entra a casa. Carina, casa. Un monolocale nemmeno troppo piccolo che sono certa farà il suo dovere. Per ora è un campo di battaglia perché dormiremo tutti qui per tre notti. Ma noi ci adattiamo. Dobbiamo solo ricordarci che dalle 22.01non si fiata, 'che i vicini mandano direttamente la polizei e quelli arrivano pure e ti entrano in casa chiedendo il permesso ma grossi come armadi e con l'aria di chi si aspetta di trovare un covo di narcotrafficanti messicani che preparano dosi di coca. La faccia che hanno fatto trovando una famiglia di italiani e una canna d'erba non la dimenticheró facilmente. Nemmeno lo spavento provato. Poi, per chiudere, non so quanto sopravviveró in una cittá dove il bus o la metro non si aspettano mai per piú di 5 minuti. Secondo shock culturale.

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